pascolamento

Pascolamento è l’attività di nutrire gli animali da allevamento principalmente tramite pascolo su terreni destinati a foraggio. Coinvolge bovini, ovini, caprini e, in alcune pratiche, equini; i pascoli possono essere naturali o migliorati con specie foraggere specifiche. È una componente centrale di molti sistemi zootecnici estensivi e semiestensivi, contribuendo spesso a ridurre i costi di alimentazione concentrata.

La gestione del pascolamento comprende la suddivisione del pascolo in aree, la rotazione tra recinti (pascolamento rotazionale), la densità animale (carico) e i tempi di pascolo e di riposo. È importante garantire acqua e infrastrutture adeguate, monitorare la crescita del foraggio e lo stato del suolo, e pianificare in modo da mantenere una disponibilità continua di foraggio e permettere al pascolo di rigenerarsi, riducendo l’impatto ambientale.

I vantaggi includono una riduzione dei costi di alimentazione, il benessere degli animali e il miglioramento della struttura del suolo e del ciclaggio dei nutrienti. Se gestito correttamente, il pascolamento può favorire la biodiversità e, in alcuni contesti, contribuire al sequestro di carbonio nel suolo.

I rischi principali sono il sovrappascolamento, che può degradare la copertura vegetale e causare erosione e perdita di fertilità, nonché la vulnerabilità a siccità e infestanti. Per limitare tali effetti sono necessari adeguati investimenti in recinti, abbeveratoi e un monitoraggio accurato della dinamica del pascolo e del suolo.