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oppioidi

Gli oppioidi sono una classe di composti chimicamente eterogenea che agisce come agonisti dei recettori oppioidi nel sistema nervoso centrale. I recettori principali sono mu, con ruoli anche per kappa e delta. Gli effetti includono analgesia, sedazione, euforia, ma anche depressione respiratoria e alterazioni della motilità gastrointestinale. Nell’organismo esistono oppioidi endogeni (endorfinine, enkefaline, dinorfine) e oppioidi esogeni di origine naturale, semisintetica o sintetica.

I farmaci oppioidi si classificano in tre gruppi: naturali, semisintetici e sintetici. Fonti naturali: morfina, codeina

Usi medici principali includono analgesia moderata-severa, analgesia del dolore cronico refrattario, anestesia e, in alcuni casi,

I rischi includono dipendenza, tolleranza e sindrome di astinenza. L’overdose può causare grave depressione respiratoria e

e
tebaína
derivate
dall’oppio
prodotto
da
Papaver
somniferum.
Semisintetici:
eroina
(diacetilmorfina),
ossicodone,
idrocodone,
idromorfone
e
buprenorfina.
Sintetici:
fentanyl,
metadone,
meperidina,
tramadolo
e
tapentadolo.
Alcuni
di
questi
composti
hanno
utilizzi
clinici
legati
al
dolore
intenso,
all’anestesia
o
al
controllo
della
tosse,
mentre
altri
hanno
un
uso
limitato
o
regolato
a
seconda
delle
normative
nazionali.
terapia
sostitutiva
della
dipendenza
da
oppioidi
(ad
es.
metadone,
buprenorfina).
La
tosse
può
essere
attenuata
con
codeina,
e
alcuni
oppioidi
hanno
impieghi
antidiarroici
periferici
(ad
es.
loperamide),
che
agiscono
per
lo
più
al
di
fuori
del
Sistema
Nervoso
Centrale.
coma;
il
trattamento
di
emergenza
consiste
nell’immediata
somministrazione
di
naloxone
e
supporto
vitale.
La
regolamentazione
varia:
prescrizione
controllata,
monitoraggio
dell’uso
e
programmi
di
trattamento
per
la
dipendenza,
inclusi
metadone
e
buprenorfina,
nonché
misure
di
riduzione
del
danno
come
l’accesso
all
naloxone.