opacizzanti

Gli opacizzanti sono sostanze impiegate per aumentare l'opacità e ridurre la trasparenza o la lucentezza superficiale di un materiale. Agiscono diffondendo la luce o assorbendola, creando una riflessione diffusa che attenua l’effetto speculare e conferisce una finitura opaca. Sono utilizzati in diversi settori, tra cui vernici e rivestimenti, plastica, carta e imballaggi, e in ambito cosmetico nei prodotti come fondotinta, polveri e creme per ottenere una superficie matt.

Il meccanismo d’azione degli opacizzanti è principalmente fisico: particelle di opacità con dimensioni e indice di rifrazione adeguati fanno sì che la luce venga dispersa in tante direzioni anziché riflessa in modo netto. La quantità, la dimensione delle particelle, la loro forma e la differenza di indice di rifrazione rispetto alla matrice determinano l’efficacia opacificante e l’aspetto finale, che può variare da opaco vellutato a opaco lucido a seconda della formulazione.

Tipi comuni di opacizzanti includono materiali inorganici come talco, caolinite (kaolin), carbonato di calcio e silice, che agiscono come riempitivi opacizzanti nelle vernici, nei rivestimenti e nei prodotti plastici. In ambito cosmetico si impiegano anche riempitivi inorganici fini e silicati per ottenere una finitura opaca senza alterare eccessivamente colore e texture. In alcune formulazioni, il biossido di titanio funge da opacizzante/pigmento bianco ad alta opacità, soprattutto in vernici e pitture, fornendo sia opacità che copertura.

Note pratiche: la scelta dell’opacizzante dipende dalla matrice, dall’effetto desiderato, dalla compatibilità con altri pigmenti e dalla normativa di sicurezza. Inoltre, l’uso degli opacizzanti può influire su texture, percezione tattile e stabilità di colore nel tempo.