irrimediabilità

Irrimediabilità è il sostantivo che indica la qualità o condizione di non essere rimedibile, cioè di non poter essere risanata o riportata a uno stato precedente. In italiano è spesso usato per riferirsi a situazioni o danni che non possono essere rimediati o mitigati, e dove gli effetti sono considerati irreversibili o insuperabili.

Etimologia: deriva dall’aggettivo irrimediabile (da rimediabile con prefisso ir-), con suffisso -abilità che forma i sostantivi. L’origine è latina: remediābilis, cioè 'rimediabile'; l’aggiunta del prefisso privativo ir- segnala l’impossibilità di rimedio, da cui irrimediabilità.

Ambiti di impiego: in medicina può descrivere uno stadio di malattia non trattabile o una condizione che non può essere curata. In diritto ed economia può indicare danni o conseguenze che non possono essere sanati o compensati. In bioetica e politica pubblica si usa per discutere decisioni su trattamenti o misure che non hanno effetto riparatore o che non è possibile rimediare.

Note terminologiche: irrimediabilità non è sinonimo di irreversibilità; il primo implica l’assenza di rimedio pratico o legale, mentre il secondo si riferisce al fatto che un processo non può essere invertito. I due concetti possono però sovrapporsi in molte situazioni.

Voci correlate: rimediabilità, irrimediabile, irrecuperabile, irreversibilità.