limpossibilità

Limpossibilità è un termine di uso comune in italiano che definisce lo stato o la condizione di qualcosa che non può essere realizzato. Formalmente, la grafia corretta in prosa è l’impossibilità; limpossibilità si incontra talvolta in titoli o in testi stilizzati, ma per esteso si usa l’impossibilità. In questo articolo si adopera limpossibilità come etichetta generale per riferirsi al concetto.

In filosofia e logica, l’impossibilità si distingue tra impossibilità logica e impossibilità pratica. L’impossibilità logica indica che una proposizione non potrebbe essere vera in alcun mondo possibile; è una negazione assoluta della possibilità. L’impossibilità pratica o materiale riguarda condizioni esterne che impediscono l’esecuzione di un’azione o la realizzazione di un evento, senza negare in modo assoluto la possibilità logica.

In diritto, l’impossibilità di adempimento è una nozione fondamentale per la regolazione delle obbligazioni. Si riferisce a una situazione in cui una prestazione non può essere fornita per cause indipendenti dalla volontà delle parti. Può comportare l’esonero dalla responsabilità o la risoluzione del contratto. Nelle diverse tipologie si distingue spesso tra impossibilità assoluta (oggettiva, non realizzabile) e impossibilità sopravvenuta o temporanea (che sopraggiunge dopo la stipula e può trasformarsi in impossibilità relativa).

In altri campi, come la matematica o le scienze, limpossibilità è usata per indicare risultati che, per definizione, non possono realizzarsi o essere dimostrati come veri.

Voci correlate: impossibilità logica, impossibilità pratica, impossibilità contrattuale.