infiammabile

Infiammabile è un aggettivo della lingua italiana che descrive sostanze o miscele che possono accendersi facilmente in presenza di una fonte di accensione e bruciare nell’aria. Si applica a liquidi, gas e solidi, inclusi materiali come solventi, alcoli, vapori e polveri, che presentano un alto rischio di incendio se esposti a calore, scintille o fiamme.

La valutazione dell’infiammabilità è spesso associata al punto di infiammabilità, ovvero la temperatura minima a cui i vapori emessi da una sostanza si incendiano in presenza di una fonte di accensione. Sostanze con punti di infiammabilità bassi sono considerate particolarmente pericolose e richiedono misure di controllo più rigorose. Le normative di sicurezza e le etichette di pericolo distinguono tipicamente tra materiali infiammabili e non infiammabili, prevedendo simboli specifici (come la fiamma) e indicazioni su conservazione, trasporto e manipolazione.

Buone pratiche di gestione includono la conservazione in contenitori chiusi e resistenti, la separazione da fonti di calore, scintille e superfici calde, una ventilazione adeguata e l’uso di dispositivi antincendio appropriati. È inoltre consigliabile etichettare correttamente i contenitori, evitare miscele incompatibili e limitare l’esposizione a persone non necessarie durante la manipolazione.

Note terminologiche: in italiano si usa comunemente infiammabile; in inglese esiste la parola inflammable, che può creare confusione, ma in italiano il termine corretto è infiammabile.