fanatismi

Fanatismi si riferisce a un’adesione estrema e spesso senza compromessi a una causa, a una credenza o a un’identità. Il termine indica fervore rigido, assoluto e resistente a prove contrarie, applicabile in contesti religiosi, politici, ideologici, culturali o sportivi. Etymologia: dal latino fanaticus, tramite l’italiano fanatismo, proveniente dal greco fanatikos, originariamente significante ispirato da un dio o da un tempio; successivamente esteso a fervore eccessivo.

Caratteristiche principali includono una visione del mondo binaria, una forte identificazione con un gruppo e un’intolleranza verso la dissidenza, nonché la tendenza a razionalizzare o sopprimere informazioni contrarie. L’esaltazione emotiva, il carisma dei leader e il rinforzo sociale all’interno del gruppo possono amplificare il fenomeno. Spiegazioni psicologiche fanno riferimento a bias cognitivi quali la conferma, la ricerca di certezze e la protezione dell’identità; fattori sociologici includono ingiustizie percepite, marginalizzazione e isolamento sociale.

Il fenomeno può manifestarsi in diverse forme: fanatismo religioso, estremismo politico o ideologico, fervore nazionalista o razzista, e devozione intensa nello sport. Esistono distinzioni tra fervore appassionato e fanatismo vero e proprio: il primo può motivare costanza e disciplina mantenendo però la capacità di riflessione critica, mentre il secondo richiede un’adesione incondizionata e disprezza il dubbio.

Impatto: sebbene possa favorire coesione sociale e motivazione morale, il fanatismo è associato anche a intolleranza, manipolazione, discriminazione o violenza, specialmente quando il dissenso è delegittimato o si violano i diritti altrui.

Voci correlate: dogmatismo, estremismo, culto, pensiero di gruppo, radicalizzazione, militanza.