eccitotossicità

L’eccitotossicità è un processo patologico di danno neuronale provocato dall’eccessiva stimolazione dei recettori glutamatergici, in particolare dei recettori NMDA, a seguito di liberazione eccessiva di glutammato o di deficit nella sua rimozione sinaptica. È una condizione chiave in diverse condizioni acute e croniche del sistema nervoso centrale.

Meccanismo: il glutammato in eccesso si lega principalmente ai recettori ionotropici postsinaptici, tra cui NMDA, AMPA e kainato. L’attivazione dei recettori NMDA permette l’ingresso di Ca2+ e Na+ nella cellula, provocando un aumento del Ca2+ intracellulare. Questo stimola vie enzimatiche che degradano proteine, lipidi e DNA, e attiva processi di stress ossidativo e disfunzione mitocondriale. L’aumento di Ca2+ può innescare apoptosi o necrosi e portare a un’edema cellulare per perdita di integrità della pompa ionica. Inoltre, la disfunzione energetica acuta acuisce la perdita di omeostasi ionica e promuove ulteriori rilascio di glutamato, creando un circolo vizioso.

Contesti clinici: l’eccitotossicità è implicata in ictus ischemico, traumi cerebrali e altre lesioni acute, ma può contribuire anche a processi neurodegenerativi in cui l’equilibrio glutamatergico è disturbato. In tali contesti, la cascata ossidativa, il danno mitocondriale e l’infiammazione giocano ruoli collaterali.

Aspetti terapeutici: le strategie mirano a limitare l’attivazione dei recettori NMDA, a ridurre il rilascio di glutamato o a modulare le vie enzimatiche coinvolte. Molti approcci hanno limitate successi clinici a causa di effetti collaterali e della finestra temporale ristretta per l’intervento.