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eccezioni

Le eccezioni sono concetti che indicano qualcosa che si discosta da una norma, da un'ordinanza generale o da una regola prevista. Possono riferirsi a casi particolari che non seguono la regola comune, o a circostanze che escludono una generalizzazione. In italiano, l'uso è ampio e può riguardare linguistica, diritto, logica e informatica, tra gli altri campi.

Nell'ambito logico e filosofico, l'eccezione è spesso un controesempio a una proposizione universale. Un singolo caso

In diritto, l'eccezione è una obiezione o difesa presentata dall'una o dall'altra parte per contestare una posizione

In informatica, un'eccezione è una condizione anomala che interrompe il normale flusso di esecuzione. Le tecniche

In linguistica e scienze del linguaggio, un'eccezione indica una deviazione da una regola di formazione o di

Etimologia: l'eccezione deriva dal latino exceptio, da excipere ‘prendere fuori’, e si è sviluppato nel volgare

che
viola
la
regola
sufficiente
a
rendere
la
generalizzazione
non
valida.
Storicamente
il
concetto
ha
guidato
il
ragionamento
sulle
condizioni
di
verità
e
sull'applicazione
delle
leggi
generali
a
casi
singoli.
o
per
far
valere
una
particolare
disposizione.
Esempi
comuni
includono
l'eccezione
di
incompetenza,
l'eccezione
di
nullità
o
l'eccezione
di
prescrizione.
L'uso
serve
a
chiarire
limiti,
eccezioni
o
deroghe
alle
norme
processuali
o
sostanziali.
di
gestione
delle
eccezioni,
come
try-catch,
permettono
di
controllare
gli
errori
o
condizioni
impreviste
senza
interrompere
brutalmente
il
programma.
Le
eccezioni
sono
rappresentate
da
oggetti
o
tipi
che
descrivono
l'errore
e
come
rispondere.
flessione,
come
irregolarità
verbali
o
ortografiche.
Le
eccezioni
sono
parte
integrante
delle
lingue
naturali
e
mostrano
la
complessità
dei
sistemi
linguistici.
italiano
per
indicare
ciò
che
è
tenuto
fuori
dall’insieme
generale.
Oltre
al
linguaggio
tecnico,
il
termine
è
comune
in
espressioni
come
'fare
eccezione'
o
'salvo
eccezioni'.