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cromofori

Cromoforo (plurale cromofori) è una parte di una molecola responsabile del colore, poiché assorbe la luce in una banda visibile o ultravioletta grazie a transizioni electroniche in un sistema coniugato. I cromofori possono essere gruppi funzionali o substrutture più grandi; la loro presenza e sostituzioni determinano le lunghezze d’onda assorbite e, di conseguenza, il colore osservato. Nelle molecole, l’origine del colore è tipicamente una regione con estesa delocalizzazione pi, che abbassa l’energia della transizione tra l’orbitalo occupato più alto (HOMO) e quello vuoto più basso (LUMO).

Esempi comuni di cromofori includono gruppi carbonilici (C=O), gruppi azo (-N=N-), nitro, sistemi cyanine e merocyanine,

Nella chimica dei coloranti, i cromofori sono ingegnerizzati per assorbire lunghezze d’onda specifiche, con spostamenti di

polienici
coniugati,
porfirine
e
i
sistemi
porfirinici
presenti
in
clorofilla
e
altre
porfirine.
In
biologia,
i
cromofori
sono
responsabili
dell’assorbimento
della
luce
in
processi
come
la
visione
(retinale
associata
agli
opsine),
i
pigmenti
fotosintetici
(clorofilla,
batterioclorofilla)
e
i
proteine
fluorescenti
(ad
esempio
il
cromoforo
GFP
derivato
da
un
triade
Ser-Tyr-Gly).
assorbimento
ottenuti
allungando
la
coniugazione,
modificando
sostituenti
o
introducendo
eteroatomi.
Possono
essere
presenti
singolarmente
o
come
parte
di
sistemi
cromoforici
più
complessi,
producendo
spettri
di
assorbimento
multipli.
In
spettroscopia,
i
cromofori
sono
centrali
per
l’analisi
UV-Vis,
che
collega
assorbimento,
struttura
elettronica
e
proprietà
ottiche.
Le
condizioni
ambientali,
come
solvente,
pH
e
polarità,
possono
spostare
le
assorbanze
(solvatocromismo
e
prototropismo).