cooptare

Cooptare è un verbo della lingua italiana che indica l’atto di designare o incorporare un nuovo membro in un gruppo o organismo, di solito mediante la decisione dei membri esistenti e senza una votazione elettiva aperta. La cooptazione è una pratica comune in consigli di amministrazione, comitati, accademie, ordini professionali o enti pubblici, usata per riempire una vacancy, integrare competenze specifiche o accelerare decisioni.

Etimologia: il termine deriva dal latino cooptare, formato dal prefisso co- e optare, che significa scegliere. In italiano è presente sia come verbo sia come sostantivo (cooptazione) e si distingue dalla semplice elezione per coinvolgere i membri esistenti nel processo di nomina.

Meccanismi e contesto: in genere il processo prevede che i membri rimasti designino o propongano un candidato, che viene poi confermato dal corpo esistente. Le modalità possono variare: in alcuni casi è prevista una votazione interna, in altri basta una ratifica unanime o a maggioranza limitata. Le norme specifiche sono spesso regolamentate dallo statuto dell’organizzazione e possono fissare i limiti di mandato o le condizioni di sostituzione.

Vantaggi e criticità: tra i vantaggi vi sono la rapidità di integrazione, la possibilità di portare competenze mirate e la continuità operativa. Le critiche riguardano la potenziale ridotta trasparenza, il rischio di favoritismi o di rafforzamento di gruppi ristretti che aggirano elezioni o procedure democratiche.

Note: il termine è usato in contesti pubblici e privati; in inglese si parla di co-optation o cooptation, a seconda della terminologia adottata.