codificato

Codificato è il participio passato e aggettivo del verbo codificare in italiano. Indica qualcosa che è stato organizzato in codice o secondo regole, oppure che è stato trasformato secondo uno schema di codifica. Il termine è usato in diversi ambiti, spesso con significati leggermente diversi ma collegati dall’idea di conformità a un sistema.

In informatica e nelle telecomunicazioni, codificato si riferisce a dati o segnali che sono stati convertiti in una rappresentazione secondo una codifica stabilita (ad esempio UTF-8, Base64). Tale uso non implica necessariamente segretezza: codificare può servire a compatibilità, compressione o trasmissione, mentre la cifratura o la cifratura implica finalità di riservatezza.

Nel lessico legale e storico-giuridico, codificazione indica l’opera di ordinare, riassumere e consolidare norme disparate in un codice unico o in codici di riferimento sistematico. Un diritto codificato presenta struttura chiara, coerenza normativa e accesso semplificato rispetto a norme isolate. Esempi tipici sono codici civili, penali o amministrativi.

Etimologicamente, codificato deriva da codice, che a sua volta trae origine dal latino codex, codicis (libro, manoscritto), con l’aggiunta del suffisso -ificare, che indica l’azione di rendere conforme a un codice. Di conseguenza, codificato si riferisce a qualcosa che è stato reso conforme a un insieme di regole o a una codifica prestabilita.

In uso comune, può riferirsi sia a dati trasformati secondo una codifica sia a contenuti formalizzati o standardizzati in un codice o in un corpus normativo.