cervelletto

Il cervelletto, noto anche come cervelletto, è una regione del sistema nervoso centrale situata nella fossa cranica posteriore, al di sotto dei lobi occipitali e dietro il tronco encefalico. È separato dal cervello dal tentorio cerebellare. La sua superficie è liscia nell’umanità dei radicati folia e presenta una struttura a due emisferi collegati dal verme centrale.

Anatomicamente il cervelletto è composto da una corteccia cerebellare esterna e da nuclei profondi, tra cui il dentato, l’interposto (emboliforme e globoso) e il fastigio. Le vie afferenti includono segnali provenienti dall’encefalo, dal midollo spinale e dai sistemi vestibolari e visivi; le vie efferenti, tramite le cellule di Purkinje, raggiungono i nuclei profondi che a loro volta proiettano verso tronco encefalico e talamo, modulando l’attività motoria.

Funzione e ruolo: il cervelletto è primariamente coinvolto nella coordinazione dei movimenti volontari, nell’equilibrio, nel controllo della postura e nella fine modulazione della forza muscolare. Procura anche una funzione di apprendimento motorio e di temporizzazione degli eventi motori. Negli ultimi decenni è emersa anche una partecipazione a processi cognitivi ed affettivi, seppur meno definita rispetto al suo contributo motorio.

Vascolarizzazione: le arterie cerebellari includono le arterie cerebellari anteriore inferiore (AICA), posteriore inferiore (PICA) e superiore (SCA). Lesioni cerebellari possono provocare atassia, dismetria, adiadococinesia, tremore d’intento e nistagmo, con potenziali effetti sull’andamento posturale e sull’intonazione dei movimenti.