centrifughe

Le centrifughe sono dispositivi meccanici che, facendo ruotare rapidamente campioni, generano una forza centrifuga superiore alla gravità. Tale forza permette la separazione o sedimentazione di componenti con densità diverse all'interno di una sospensione o emulsione.

La separazione è guidata dall'accelerazione centripeta, misurata come Relative Centrifugal Force (RCF). RCF si ottiene approssimando RCF = 1.118 × 10^-5 × r × (RPM)^2, dove r è il raggio in centimetri e RPM è la velocità di rotazione. L'alternativa è usare l'omega (rad/s) e r.

Tipi principali: centrifughe da banco (microcentrifughe, refrigerate) per volumi piccoli; ultracentrifughe per velocità molto alte; centrifughe preparative per separare componenti, e analitiche per misurare velocità di sedimentazione; rotori a angolo fisso e a secchi aperti (swinging-bucket).

Applicazioni: medicina e biologia per separare cellule, plasma, lipoproteine, o isolare acidi nucleici e proteine; chimica e biochimica per purificazione di particelle e gradienti di densità; industria alimentare e ambientale.

Storia: lo sviluppo della centrifuga moderna è legato a Theodor Svedberg e al suo ultracentrifugo, agli inizi degli anni 1920; premiato con il Nobel nel 1926 per lo studio delle colloidi.

Sicurezza e manutenzione: bilanciare correttamente i campioni, usare tubi e rotori autorizzati, non superare il limite di velocità, tenere il rotor in condizioni adeguate, eseguire controlli di bilanciamento e ispezioni.