bisessuali

Il termine bisessuale indica una persona che prova attrazione romantica o sessuale verso due o più generi. L'orientamento bisessuale non implica necessariamente una quantità uguale di attrazione verso tutti i generi, né una relazione con ogni identità di genere. L’esperienza può variare nel tempo e tra le persone.

Deriva dall’inglese bisexual, che a sua volta è formato dal prefisso bi- (due) e dal termine sexual. L’uso moderno è emerso nel XIX secolo tra studiosi di sessualità e si è diffuso nel linguaggio comune nel XX e XXI secolo. In italiano si usa sia bisessuale come aggettivo sia bisessuali come sostantivo plurale.

Nelle società, le persone bisessuali possono incontrare incomprensioni sia all’interno della comunità LGBTQ+ sia nel mondo esterno. Alcuni stereotipi comuni li dipingono come incerte o come soggetti a una “fase”, e a volte si attribuisce loro una doppia lealtà o inconsistenza. La visibilità e la rappresentanza sono cresciute con movimenti di diritti civili e campagne di sensibilizzazione, ma permangono sfide legate a biphobia e a una percezione di instabilità dell’orientamento.

Riguardo al benessere, l’identità bisessuale è una dimensione legittima della sessualità. Le persone bisessuali possono essere soggette a stress motivato da pregiudizi, con impatti sulla salute mentale e sull’accesso a cure inclusive. È importante un’educazione sessuale e sanitaria che includa l’orientamento bisessuale e risponda ai bisogni specifici.

Stime demografiche variano: in molte indagini una quota della popolazione adulta si identifica come bisessuale, tipicamente tra il 2% e il 6%, a seconda delle definizioni e dei metodi di rilevazione. I numeri dipendono molto dal contesto e dall’apertura delle persone a dichiararsi.