Storia e sviluppo: la sicurezza passiva è emersa con cinture, airbag e strutture a guscio, migliorando notevolmente la sopravvivenza in collisioni. Negli ultimi decenni si sono affermati sistemi di sicurezza attiva come ABS ed ESC, seguiti dall’introduzione di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che utilizzano sensori per prevenire incidenti e ridurre la severità degli impatti. Negli ultimi anni si è assistito a una crescente integrazione di funzioni avanzate e, in molte aree, alla prospettiva di veicoli con autonomia di guida parziale o totale.
Tecnologie e componenti principali: l’autosicurezza si basa su sensori come telecamere, radar e sensori ultrasonici, talvolta lidar, unità di controllo elettronico e comunicazioni vehicle-to-everything (V2X). I sistemi includono frenata automatica d’emergenza, assistenza al mantenimento della corsia, controllo adattivo della velocità, monitoraggio degli angoli ciechi, parcheggio assistito e avvisi di collisione. La cybersecurity e la protezione dei dati sono considerazioni crescenti per veicoli connessi.
Quadro normativo e valutazione: programmi di valutazione come Euro NCAP, NHTSA e IIHS influenzano l’adozione di tecnologie di autosicurezza. Le norme regolamentari definiscono requisiti minimi di prestazione, etichettatura e test, promuovendo standard di sicurezza omogenei a livello internazionale.
Sfide e prospettive: oltre al costo e all’affidabilità, emergono questioni di privacy e sicurezza informatica. Il settore guarda a livelli progressivi di autonomia di guida, maggiore integrazione tra veicoli e infrastrutture e a una prevenzione sempre più efficace degli incidenti, con l’obiettivo di diminuire mortalità e gravità degli incidenti stradali.