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autoincompatibilità

L’autoincompatibilità è un meccanismo genetico presente in alcune piante angiosperme che impedisce la fertilizzazione da parte del polline proveniente dallo stesso individuo o da individui geneticamente molto simili. Questo sistema favorisce l’incrocio outcrossing, aumentando la diversità genetica e la fitness della prole.

Si distingue in due grandi sistemi: l’incompatibilità gametofitica (GSI) e l’incompatibilità sporofitica (SSI). Nella GSI la

Il riconoscimento tra polline e pistillo innesca una cascata di segnali cellulari che impedisce la germinazione

L’autoincompatibilità è diffusa tra specie selvatiche e coltivate e ha rilevanti implicazioni pratiche: favorisce la diversità

compatibilità
dipende
dal
gamete
pollinico
(haploide)
e
dal
corredo
S
dell’individuo
donatore.
Nella
SSI
la
risposta
dipende
dal
genotipo
sporofitico
della
pianta
madre,
riflettendo
l’interazione
tra
i
geni
S
presenti
nel
pistillo
e
nel
polline.
del
polline
o
la
crescita
del
tubetto
pollinico.
Il
locus
S
contiene
geni
che
codificano
proteine
di
riconoscimento
specifiche;
la
corrispondenza
tra
S-alleli
induce
la
risposta
di
incompatibilità.
Nei
sistemi
SSI,
tipici
della
Brassicaceae,
la
specificità
è
mediata
dall’interazione
tra
SRK
(S-locus
receptor
kinase)
sul
pistillo
e
SP11/SCR
sul
polline;
l’attivazione
di
SRK
blocca
la
germinazione.
Nei
sistemi
GSI,
comuni
in
Solanaceae
e
altre
famiglie,
le
S-RNases
nel
pistillo
riconoscono
gli
alleli
del
polline
e,
insieme
a
proteine
di
riconoscimento
del
polline
(F-box),
bloccano
la
crescita
del
tubetto
se
gli
alleli
sono
corrispondenti.
genetica
e
la
resilienza,
ma
può
complicare
i
programmi
di
incrocio
e
la
creazione
di
nuove
cultivar;
in
alcune
colture
è
stata
modulata
per
ottimizzare
l’allevamento
o
la
gestione
delle
popolazioni.