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adrenalina

Adrenalina, nota anche come epinefrina, è un ormone e neurotrasmettitore della famiglia delle catecolamine. Viene prodotta nelle cellule cromaffini della midollare surrenale e, in risposta allo stress, rilasciata nel sangue; funziona anche come neurotrasmettitore nelle vie simpatheti. In condizioni normali mantiene l’omeostasi cardiovascolare e metabolica, e durante la reazione di fuga o attacco prepara l’organismo all’azione necessaria.

L’azione dell’adrenalina avviene principalmente tramite recettori adrenergici α e β (α1, α2, β1, β2, β3). Gli effetti includono

Impieghi clinici: l’adrenalina è impiegata in caso di grave reagibilità allergica (anafilassi), arresto cardiaco e come

Farmacocinetica: è rapidamente metabolizzata da MAO e COMT; ha emivita breve e non è attiva se assunta

Storia e termine: l’adrenalina è stata isolata dalle ghiandole surrenali all’inizio del XX secolo; in medicina

aumento
della
frequenza
e
della
forza
di
contrazione
cardiaca
(β1),
vasocostrizione
in
alcune
sedi
(α1)
e
broncodilatazione
(β2).
A
livello
metabolico
stimola
la
glicogenolisi
epatica
e
la
lipolisi,
contribuendo
a
liberare
energia.
Nell’apparato
respiratorio
può
facilitare
la
ventilazione,
e
a
livello
centrale
può
aumentare
l’attenzione
durante
condizioni
di
emergenza.
vasocostrittore
locale
in
anestesia
per
prolungarne
l’effetto
e
ridurre
il
sanguinamento.
Le
dosi
variano:
in
autoiniettori
per
adulti
si
usa
tipicamente
0,3
mg,
per
bambini
0,15
mg;
somministrazione
più
comune
è
intramuscolare.
Può
anche
essere
somministrata
endovenosa
in
contesti
ospedalieri.
per
via
orale.
Effetti
indesiderati
comuni
includono
tachicardia,
ipertensione,
ansia
e
tremori;
è
controindicata
in
alcune
condizioni
di
cuore
o
ipertensione
non
controllata.
italiana
è
sinonimo
di
epinefrina.