Tragiche

Tragiche è la forma femminile plurale dell'aggettivo tragico in italiano. Viene impiegata per descrivere sostantivi femminili plurali o concetti associati a una natura tragica, come scene, immagini o realtà. Esempi comuni includono scene tragiche, immagini tragiche, realtà tragiche. In accordo con le regole grammaticali, tragiche concorda in genere e numero con il sostantivo che accompagna: una scena tragica, scene tragiche; una realtà tragica, realtà tragiche.

Etimologia: tragiche deriva dal latino tragicus, a sua volta proveniente dal greco tragikos, termine collegato al dramma tragico, dal greco tragōidia, che significa “canto della capra” ed è legato al concetto classico di tragedia.

Uso e contesto: nell’analisi letteraria, cinematografica o drammatica è frequente riferirsi a eventi, atmosfere o finali di tipo tragico. La parola si distingue da forme simili come tragico (maschile singolare) o tragedia (il genere o l’opera narrativa), ma resta legata al tema centrale della sofferenza, del destino o della catastrofe tipici della tragedia.

Note: tragiche mette in evidenza la qualità o la caratteristica di una situazione o di un’opera quando il sostantivo a cui si riferisce è femminile plurale. L’equivalente maschile è tragici, e le forme femminili singolari sono tragica (singolare) e tragiche (plurale).