Laggressività

Laggressività è un termine utilizzato per descrivere il comportamento aggressivo intenzionale volto a causare danni fisici o psicologici a una persona, a un gruppo o a oggetti, o a imporre dominio e controllo. Può manifestarsi in forme diverse: fisiche, verbali o simboliche, e può servire a funzioni diverse, come la difesa personale, la conquista di risorse o l’affermazione di potere. Nella letteratura psicologica si distinguono tipologie come l’aggressività strumentale (strumentale, finalizzata a un obiettivo esterno) e l’aggressività ostile (guidata da rabbia o ostilità); si distingue inoltre tra aggressività reattiva (in risposta a provocazioni o frustrazione) e aggressività proattiva (pianificata per ottenere un beneficio).

Cause e fattori: l’aggressività è il risultato di interazioni complesse tra fattori genetici, neurobiologici, psicologici e ambientali. Fattori di rischio includono esperienze traumatiche o abusive nell’infanzia, conflitti familiari, condizioni socioeconomiche sfavorevoli, esposizione a modelli di aggressività e uso di sostanze. A livello biologico, l’attivazione dell’amigdala, squilibri nei sistemi serotoninergico e dopaminergico e, in alcuni casi, variazioni ormonali possono contribuire alla propensione all’aggressività, pur senza determinare automaticamente la condotta.

Impatto e contesto: l’aggressività può influire negativamente su relazioni personali, rendimento scolastico o professionale e portare a conseguenze legali o sociali. Alcune forme, come quella difensiva o legata a ingiustizie percepite, possono essere interpretate diversamente a seconda del contesto culturale.

Valutazione e intervento: in ambito clinico ed educativo si utilizzano strumenti di valutazione dell’aggressività. Interventi efficaci includono terapie cognitive-comportamentali, programmi di gestione della rabbia, tecniche di de-escalation e, quando opportuno, trattamenti per condizioni sottostanti come disturbi dell’umore, ADHD o abuso di sostanze. Prevenzione e educazione a competenze sociali, gestione dello stress e supporto familiare contribuiscono a ridurne l’insorgenza.