Compromissione

Compromissione è un sostantivo italiano che indica lo stato o l’atto di essere compromesso, cioè di trovarsi in una situazione di compromesso o di rischio. Il termine deriva dal verbo compromettere e si usa in contesti diversi, mantenendo spesso l’idea di esposizione a una rinuncia, a una alterazione o a una perdita.

In diritto civile e amministrativo, compromissione si riferisce a un accordo tra le parti per porre fine a una controversia, talvolta attraverso l’arbitrato o una composizione concordata. Può implicare la rinuncia a ulteriori pretese o azioni legali e la definizione di termini di risoluzione accettati da entrambe le parti.

In informatica e sicurezza, compromissione indica una violazione della sicurezza o dell’integrità di sistemi e dati. Può riferirsi all’accesso non autorizzato, all’esposizione di informazioni sensibili, all’alterazione di dati o alla perdita di disponibilità dei sistemi. È un termine comune nelle comunicazioni di incident response e nelle valutazioni di rischio.

In medicina e fisiologia, compromissione è usato per descrivere l’indebolimento o la perdita di funzione di un organo o di un apparato, temporaneo o permanente, come la compromissione delle funzioni cognitive o renali.

In etica e politica, la compromissione può indicare l’atto di concedere in modo discutibile principi o valori per guadagni personali, ovvero un compromesso etico o morale.

Etymologicamente, deriva dal verbo compromettere, con senso di mettere qualcosa in una situazione di rischio o in una condizione interdittiva.