Assorbitori

Gli assorbitori sono termini generici usati in italiano per indicare materiali, dispositivi o strutture che trattengono o convertono l’energia incidente, riducendone l’intensità o modificandone la natura. Le applicazioni si distribuiscono tra ottica, acustica, radioprotezione, termica e chimica. Gli assorbitori si differenziano per la forma d’energia che mirano a assorbire (luce, suono, radiazioni, umidità o campi elettromagnetici) e per i meccanismi di assorbimento impiegati, come conversione in calore, immagazzinamento energetico o cattura chimica.

Assorbitori ottici assorbono selettivamente la luce incidente e, a seconda della composizione e dello spessore, la trasformano in calore o in segnale diverso. Sono utilizzati in filtri e rivestimenti antiriflesso, in camere oscure, in dispositivi fotovoltaici e in sensori. Materiali comuni includono pigmenti cromofori, carbonio nero, ossidi metallici e nanostrutture progettate per specifiche lunghezze d’onda.

Assorbitori di neutroni sono impiegati per controllare o attenuare la radiottività neutronica. Necessitano di elementi con elevato cross-sezione di cattura neutronica, come boro, gadolinio, hafnio o cadmio. In reattori nucleari sono presenti come barre di controllo o sigillanti; sono anche impiegati in scudi e dispositivi di protezione. L’efficacia dipende da purezza, densità e geometria.

Assorbitori acustici riducono la propagazione del suono, diminuendo eco e riverbero. Si realizzano con materiali porosi o fibrosi come schiume di poliuretano, lana di roccia, feltro e rivestimenti fonoassorbenti. L’efficienza dipende dalla frequenza, dalla densità e dall’angolo di incidenza; sono impiegati in studi di registrazione, teatri, sale conferenze e impianti HVAC.

Assorbitori di umidità, come gel di silice e cloruri disidratanti, legano molecole d’acqua per proteggere beni e ambienti dall’umidità e dalla condensa. In elettronica e telecomunicazioni si usano anche assorbitori EMI per attenuare interferenze elettromagnetiche; in ingegneria termica esistono assorbitori termici, come materiali a cambiamento di fase, che immagazzinano calore.