Adeguatezza

Adeguatezza è un sostantivo femminile che designa la qualità di essere adeguato: essere adatto, idoneo, sufficiente o conforme a uno scopo o a standard fissati. In linguaggio comune può riferirsi alla corrispondenza tra esigenze e risorse, tra obiettivi e mezzi, o tra norme e pratica.

Etimologia: deriva dall'aggettivo adeguato, a sua volta dal latino adequatus, ed è entrata nel lessico italiano nel Medioevo. Nel tempo il termine ha assunto connotazioni normative, soprattutto nei testi giuridici, economici e di policy, dove indica conformità o proporzionalità rispetto a requisiti specifici.

Uso: in contesto lessicale generale indica che una cosa è sufficiente o appropriata per uno scopo. Può essere sinonimo di idoneità o appropriatezza, ma ha la sfumatura di conformità a standard o criteri. Si distingue da sufficienza puramente numerica e da qualità positiva; l'enfasi è sulla corrispondenza.

Ambiti di impiego: nel diritto e nella regolazione, si parla di adeguatezza delle misure o delle sanzioni, cioè di proporzionalità e adeguamento alle finalità perseguite. In finanza e vigilanza, si usa spesso “adeguatezza patrimoniale” per riferirsi alla capacità di un intermediario di coprire i rischi con capitale sufficiente. Nell’amministrazione pubblica e nell’organizzazione delle risorse, si discute di adeguatezza delle risorse, della governance e della pianificazione.

Note: nel linguaggio scientifico e filosofico l’idea ricorre come rapporto tra mezzi e fini, tra mezzi disponibili e obiettivi da raggiungere. Collegamenti: idoneità, appropriatezza, proporzionalità, conformità.