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spettroscopiche

Spettroscopiche è la forma femminile plurale dell’aggettivo spettroscopico e, in italiano, è usata per riferirsi a tecniche, dati o fenomeni che riguardano la spettroscopia. Il termine compare frequentemente in contesti scientifici per descrivere analisi che sfruttano l’interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

La spettroscopia è lo studio di come la materia assorbe, emette o diffonde radiazione in funzione della

Tra le principali tecniche spettroscopiche vi sono la spettroscopia UV-Vis (assorbimento di luce ultravioletta e visibile),

Le applicazioni includono identificazione e caratterizzazione di sostanze, determinazione della purezza, controllo qualità, analisi biologiche e

lunghezza
d’onda.
Le
tecniche
spettroscopiche
forniscono
informazioni
sulla
composizione
chimica,
sulla
concentrazione,
sulla
struttura
molecolare
e
sui
processi
dinamici.
Le
misurazioni
producono
uno
spettro,
cioè
un
grafico
dell’intensità
in
funzione
della
lunghezza
d’onda
o
frequenza,
che
contiene
picchi
o
righe
corrispondenti
a
transizioni
elettroniche,
vibrazionali
o
spin.
la
spettroscopia
infrarossa
(IR)
e
Raman
(vibrazione
e
accoppiamento
di
luce);
la
spettroscopia
di
fluorescenza;
la
spettroscopia
di
risonanza
magnetica
nucleare
(NMR).
In
molte
analisi
è
comune
applicare
la
legge
di
Beer–Lambert
per
correlare
l’assorbimento
all’opacità
o
alla
concentrazione.
diagnostiche,
nonché
studi
di
materiali
e
fenomeni
astrofisici.
Le
tecniche
spettroscopiche
richiedono
calibratura,
standard
di
riferimento
e
interpretazione
esperta
per
assegnare
i
picchi
e
quantificare
i
parametri
studiati.