sovrautilizzazione

Sovrautilizzazione è un termine usato in economia, ecologia e sanità per descrivere l’uso di risorse, servizi o infrastrutture in misura superiore alla loro capacità di ripristino o alle necessità reali, con conseguenze negative per ambiente, salute pubblica o economia. In ambito ecologico indica l’uso di risorse naturali che supera la loro rigenerazione, provocando degrado, perdita di biodiversità e riduzione della disponibilità futura.

Nel dominio sanitario la sovrautilizzazione si riferisce all’impiego eccessivo di farmaci, come antibiotici, o di procedure diagnostiche e terapeutiche, con rischi di resistenza, effetti collaterali e sprechi. Tale fenomeno è spesso alimentato da pressioni di mercato, pratiche cliniche non ottimali, o carenze di orientamento verso trattamenti basati sull’evidenza.

Ambiti comuni includono risorse naturali (acqua, suolo, foreste, pesca), energia e infrastrutture, oltre a pratiche industriali e agricole. Le cause principali comprendono crescita della domanda, incentivi economici che premiano l’uso intensivo, lacune di governance, informazione asimmetrica e pressioni politiche o commerciali.

Le conseguenze possono essere gravi: degrado ambientale, scarsità futura, perdita di servizi ecosistemici, costi aumentati e sprechi sanitari o economici. Le strategie di mitigazione mirano a promuovere l’uso sostenibile tramite quote o limiti, tariffe e incentivi all’efficienza, gestione integrata delle risorse, monitoraggio, responsabilizzazione degli attori ed educazione pubblica.