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rivelatori

I rivelatori sono dispositivi che rilevano e misurano radiazioni o particelle convertendo l'interazione tra radiazione e materia in segnali misurabili, tipicamente elettrici o ottici. Vengono utilizzati in ricerca scientifica, diagnostica medica, controllo industriale e monitoraggio ambientale, offrendo informazioni su energia, tipo di particella, tempo di arrivo e posizione.

Le tecnologie principali si distinguono per il principio di rilevazione: i rivelatori a ionizzazione producono ioni

Ambiti di impiego includono la fisica delle particelle e l'astrofisica, la diagnostica medica (es. PET, TAC,

Aspetti tecnici: le prestazioni dipendono da efficienza, risoluzione energetica e temporale, dinamica di linea e robustezza.

o
elettroni
quando
la
radiazione
attraversa
gas
o
liquidi;
i
rivelatori
a
scintillazione
emettono
luce
scintillante
in
seguito
all'interazione,
cui
seguono
dispositivi
di
lettura
ottica
come
fotomoltiplicatori
o
fotodiodi;
i
rivelatori
a
semiconduttore
generano
una
corrente
proporzionale
all'ionizzazione
nel
materiale
solido;
i
calorimetri
misurano
l'energia
assorbita,
e
i
rivelatori
Cherenkov
raccolgono
la
luce
Cherenkov
emessa
da
particelle
veloci.
radiografia
digitale),
il
monitoraggio
ambientale,
la
protezione
radiologica
sul
lavoro
e
l'industria,
dove
si
controllano
materiali
e
processi.
La
calibrazione,
la
gestione
di
rumore
e
la
radiazione
assorbita
influenzano
l'accuratezza.
Storicamente,
i
primi
rivelatori
includono
il
contatore
Geiger–Müller,
introdotto
all'inizio
del
XX
secolo;
dai
sensori
a
semiconduttore
agli
odierni
fotomoltiplicatori
e
acquisitori
di
dati,
la
tecnologia
è
evoluta
notevolmente.