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rintracciabilità

Rintracciabilità è la capacità di ricostruire la storia, l’ubicazione e la movimentazione di un prodotto o di un componente lungo l’intera catena di fornitura, dall’origine delle materie prime al consumatore finale. Richiede identificatori univoci, registrazioni di transazioni e procedure documentate per tracciare passaggi, trasformazioni e trasferimenti. Una buona rintracciabilità permette di individuare rapidamente la provenienza di un prodotto, i lotti coinvolti in eventuali non conformità e lo stato di ciascun elemento lungo la filiera.

Ambiti di applicazione includono l’industria alimentare e farmaceutica, la produzione industriale, la logistica e la gestione

Norme e standard rilevanti comprendono i requisiti di rintracciabilità previsti dalla normativa UE in materia di

Benefici principali sono la gestione rapida dei richiami, la riduzione degli sprechi, l’aumento della trasparenza e

dei
magazzini,
nonché
i
sistemi
informativi
che
registrano
dati
di
materiali
e
componenti.
In
campo
alimentare,
la
rintracciabilità
è
spesso
una
richiesta
normativa
per
identificare
origine,
lavorazione,
trasporto
e
data
di
consumo;
in
altri
settori
è
utile
per
gestione
della
qualità,
degli
interventi
di
richiamo
e
per
la
tracciabilità
dei
costi.
sicurezza
alimentare
(Regolamento
(CE)
n.
178/2002)
e
gli
standard
internazionali
che
promuovono
codici
di
identificazione
e
tracciabilità
(GS1;
ISO
22005
per
la
catena
di
custodia
in
filiere
agroalimentari;
ISO
9001
che
riguarda
pratiche
di
gestione
della
qualità).
Le
aziende
spesso
adottano
sistemi
di
codici
a
barre,
codici
RFID
o
registrazioni
digitali
per
collegare
articoli,
lotti,
fornitori
e
destinazioni;
in
alcune
realtà
si
osserva
anche
l’utilizzo
della
blockchain
per
migliorare
l’auditabilità.
la
conformità
normativa.
Le
sfide
includono
costi
iniziali,
necessità
di
qualità
dati,
integrazione
tra
sistemi
eterogenei
e
garanzia
di
protezione
dei
dati
sensibili
lungo
la
catena.