predatori

I predatori sono organismi che ottengono energia cibandosi di altri organismi viventi, generalmente uccidendoli. In ecologia il termine si contrappone ad erbivori, parassiti e scavatori. I predatori possono essere carnivori o onnivori e possono essere obbligati (dipendono da prede animali) o facoltativi (accedono anche ad altre risorse alimentari quando le prede scarseggiano).

Le strategie di predazione sono varie: caccia attiva, imboscata o agguato, e caccia cooperativa in specie sociali. I predatori utilizzano adattamenti sensoriali e fisici quali vista o udito acuti, olfatto, velocità, forza, artigli o denti affilati, veleno o mimetismo. Alcuni predatori si affidano all’ambush e all’inganno, altri inseguono la preda su distanze considerevoli.

I predatori svolgono ruoli chiave negli ecosistemi regolando le popolazioni di prede, influenzando la composizione delle comunità e talvolta scatenando cascata trofiche. Le interazioni predatore–prede possono dare luogo a coevoluzione e a dinamiche complesse; modelli matematici, come il modello Lotka–Volterra, descrivono fluttuazioni, ma le realtà naturali includono rifugi, alternative prede e struttura spaziale.

Gli esempi includono predatori terrestri come grandi felini e lupi, rapaci e pesci di grandi dimensioni, nonché predatori insettivori e microbici. Le attività umane minacciano molti predatori attraverso perdita di habitat, persecuzione e avvelenamento, ma la protezione dei predatori può favorire servizi ecologici come il controllo delle specie dannose e la biodiversità. La gestione conservazionista spesso mira a preservare i predatori apex per mantenere equilibri ecologici sani.