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monocristallini

I materiali monocristallini sono quelli costituiti da un unico cristallo, con una reticolarità continua che si estende senza confini di grano. Questo li differenzia dai materiali policristallini, che contengono molteplici cristalli orientati in direzioni diverse. Tra i principali esempi troviamo i wafer di silicio monocristallino, utilizzati come base per i circuiti integrati e per le celle fotovoltaiche, e i cristalli monocristallini impiegati in applicazioni ottiche ed elettroniche.

I processi di produzione mirano a far crescere un cristallo singolo a grandi dimensioni. Per il silicio

Le proprietà dei monocristalli includono una qualità di reticolo elevata e assenza di confini di grano, con

Le applicazioni principali comprendono la realizzazione di wafer per semiconduttori, cellule e moduli fotovoltaici, substrati per

Rispetto ai materiali policristallini, i monocristallini richiedono processi di crescita più complessi e costosi; offrono però

si
adotta
comunemente
il
metodo
Czochralski
o
la
tecnica
Float
Zone,
che
producono
boules
singoli
dalle
quali
si
tagliano
wafer
sottili.
Altri
materiali
monocristallini
si
ottengono
con
metodi
come
la
crescita
Bridgman
o
tecniche
specifiche
per
ossidi
come
il
sapphire
(corindone).
minor
densità
di
difetti
strutturali
e
impuri
a
livello
di
giunzioni.
In
campo
elettronico
l’assenza
di
confini
migliora
la
mobilità
delle
portatori
e
può
offrire
prestazioni
superiori,
pur
essendo
spesso
sensibili
all’orientamento
cristallino
(anisotropia).
LED
e
laser,
componenti
ottici
di
precisione
e,
in
ambito
gemologico
o
industriale,
cristalli
monocristallini
di
zaffiro
o
altri
materiali
utilizzati
come
vetro,
lenti
o
superfici
resistenti
all’usura.
prestazioni
elettriche
e
ottiche
superiori
in
molti
casi,
bilanciate
da
una
maggiore
fragilità
meccanica
e
costi
di
produzione.