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moltiplicatore

Il termine moltiplicatore indica in modo generale un fattore o un dispositivo che aumenta una grandezza di input in modo proporzionale o esponenziale. È impiegato in diversi campi, mantenendo un’idea comune di ampliamento o trasmissione di effetto da una sorgente a una quantità maggiore.

In economia il moltiplicatore è un concetto chiave della teoria keynesiana per descrivere come una variazione

In elettronica e nell’ingegneria il termine si riferisce a dispositivi o circuiti che aumentano una grandezza

della
spesa
autonoma
si
amplifica
nel
reddito
reale
di
equilibrio.
In
un
modello
semplice,
ΔY
=
k
·
ΔA,
dove
Y
è
il
reddito
e
A
la
spesa
autonoma;
k
è
il
moltiplicatore.
Il
valore
dipende
dalla
propensione
marginale
al
consumo
(MPC)
e
può
essere
ridotto
da
tasse,
importazioni
o
apertura
economica.
Esistono
varianti
come
il
moltiplicatore
degli
investimenti
e
il
moltiplicatore
delle
esportazioni;
un
quadro
più
generale
è
fornito
dai
moltiplicatori
input-output,
che
misurano
l’effetto
diretto,
indiretto
e
indiretto-indotto
di
una
variazione
della
domanda
finale
sui
vari
settori,
tramite
la
matrice
Leontief
(I
−
A)−1.
elettrica
o
ottica.
Un
moltiplicatore
di
tensione
è
una
cascata
di
diodi
e
condensatori
che
eleva
la
tensione
(ad
es.
il
Cockcroft–Walton).
Un
moltiplicatore
di
frequenza
genera
frequenze
superiori
a
quella
in
ingresso,
utile
in
radio
e
sintetizzatori.
Esistono
inoltre
fotomoltiplicatori,
dispositivi
che
amplificano
segnali
ottici
convertendo
fotoni
in
cascata
di
elettroni
per
ottenere
segnali
elettrici
notevolmente
amplificati.