menzogna

La menzogna è una dichiarazione falsa presentata come veritiera con l'intento di ingannare. Può riguardare fatti, intenzioni o condizioni e si distingue dall'errore, che è una convinzione o una dichiarazione falsa non intenzionale. L'etimologia è incerta: tradizionalmente la parola è ricondotta al latino mendax o mendacium, passando nel volgare come termine di uso comune.

Le forme includono la menzogna esplicita (affermazione falsa), l'omissione deliberata di informazioni rilevanti, l'esagerazione e la minimizzazione. Una distinzione ricorrente riguarda le cosiddette menzogne bianche, considerate innocue o protettive in taluni contesti, ma la giustificazione pratica è spesso dibattuta perché la fiducia sociale può essere compromessa.

Aspetti etici: per Kant mentire è sempre immoralità, poiché non si può universalizzare una legge che permetta l'inganno. Altre tradizioni etiche valutano le conseguenze: una menzogna potrebbe essere accettabile se previene danni gravi, ma generalmente mina la fiducia a lungo termine e può giustificare ulteriori inganni.

Implicazioni sociali: le menzogne erodono fiducia, relazioni e processi decisionali, e in ambito giuridico possono costituire reato (diffamazione, frode). Nell'era digitale la disinformazione, le fake news e la manipolazione degli algoritmi hanno aumentato la diffusione di falsità, richiedendo verifiche dei fatti e alfabetizzazione mediatica.

Nella cultura, la menzogna è un tema ricorrente di letteratura, cinema e teatro, usato per esplorare potere, colpa e responsabilità, nonché le conseguenze personali e sociali dell'inganno.