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labbigliamento

Labbigliamento è l’insieme degli indumenti indossati dall’uomo per coprirsi, proteggersi dalle intemperie, modulare la libertà di movimento e comunicare identità sociali o stilistiche. Include abiti, intimo, calzature, accessori e, talvolta, ornamenti e equipaggiamenti specifici per attività particolari. Il termine deriva dal verbo abbigliare, con rimandi all’atto di vestire e ornare.

Una storia millenaria collega tessuti naturali e tecniche laboriose all’evoluzione delle società. In epoche antiche si

Le categorie principali includono abiti formali, informali, casual, sportivi, intimo e calzature, oltre ad accessori come

Oggi l’industria dell’abbigliamento è globalizzata e dinamica. Accanto al fast fashion, cresce l’attenzione per sostenibilità, etica

La cura e la manutenzione influiscono sulla durata. Prevalentemente si raccomandano lavaggi adeguati alle fibre, asciugatura

prediligevano
fibre
come
lino,
lana
e
seta.
Nel
corso
del
Medioevo
e
del
Rinascimento
si
svilupparono
abiti
distintivi
per
stato,
mestiere
e
clima.
La
rivoluzione
industriale
e
l’affermarsi
del
prêt-à-porter,
a
partire
dal
XIX
e
XX
secolo,
hanno
trasformato
la
produzione
e
la
distribuzione
degli
indumenti,
favorendo
la
disponibilità
su
larga
scala
e
l’innovazione
delle
fibre
sintetiche.
cappelli,
borse
e
gioielli.
I
materiali
principali
sono
cotone,
lana,
seta,
lino,
pelle
e
fibre
sintetiche
(nylon,
poliestere).
I
tessuti
tecnici
e
performanti
hanno
trovato
impiego
in
ambiti
sportivi,
professionali
e
di
moda.
della
produzione,
durabilità
dei
capi
e
riciclo.
Temi
come
economia
circolare,
tracciabilità
delle
filiere
e
riduzione
dell’impatto
ambientale
guidano
scelte
di
consumo
e
innovazioni
di
prodotto.
all’aria,
e
riparazioni
o
riutilizzo
di
capi
difficili
da
sostituire.
L’abbigliamento,
oltre
a
una
funzione
pratica,
riflette
culture,
identità
di
genere
e
trend,
restando
soggetto
a
cambiamenti
sociali
e
tecnologici.