irritazione

Irritazione è un sostantivo femminile che indica sia uno stato di fastidio o irritabilità a livello emotivo sia una reazione fisica di tessuti o mucose a stimoli irritanti. In medicina e nella vita quotidiana si usa per descrivere una sensazione di irritazione o disagio che può accompagnarsi a prurito, bruciore, arrossamento o gonfiore.

L’origine del termine è dal latino irritatio, derivato da irritare. L’aggettivo corrispondente è irritante, mentre irritabile è usato per descrivere la tendenza a reagire con irritazione. Nel linguaggio comune, irritazione può riferirsi tanto a stati d’animo quanto a reazioni fisiche.

In ambito medico, l’irritazione è una reazione infiammatoria non specifica che si verifica quando tessuti sono esposti a irritanti chimici, fisici o meccanici, come detergenti, fumo, abrasioni o sostanze irritanti. I sintomi tipici includono arrossamento, bruciore, prurito, dolore e, a volte, gonfiore. È distinta dall’allergia, che è una risposta immunitaria specifica, anche se le due condizioni possono coesistere o intensificarsi.

La gestione dell’irritazione mira all’identificazione e all’evitamento dello stimolo, all’uso di prodotti delicati e idratanti, e all’evitare sfregamenti o ulteriori traumi. Per irritazioni cutanee si consigliano emollienti e, se necessario, consulto medico per sospette infezioni o sintomi persistenti. Per irritazioni oculari, si possono utilizzare lavaggi con soluzione fisiologica e, se i sintomi non si risolvono, consultare un professionista sanitario. Severo peggioramento, febbre o sintomi sistemici richiedono valutazione medica.

Note correlate includono irritabilità, irritante e infiammazione.