insensatezza
Insensatezza è un sostantivo femminile italiano che indica una mancanza di senso o di buon senso, nonché la follia, l’imprudenza o l’insensibilità rispetto alle conseguenze delle proprie azioni. Etymologicamente deriva dall’aggettivo insensato e, a sua volta, dal latino insensatus, che significa “non sensato” o “privo di senno”.
Nel linguaggio comune l’insensatezza descrive comportamenti o giudizi considerati irragionevoli o poco prudenti, nonché una mancanza
Nella letteratura e nell’analisi critica l’insensatezza è spesso impiegata per evidenziare il contrasto tra impulso irrazionale
Sinonimi e sfumature includono stoltezza, follia, imprudenza e sconsideratezza; contrari sono saggezza, prudenza e buon senso.
L’uso di insensatezza ricorre in testi morali, politici o letterari per valutare decisioni o comportamenti come