giudizi

Giudizi è il plurale di giudizio, una parola che in italiano può designare diverse cose legate all'attività di giudicare. In senso generale, un giudizio è l'atto o il risultato di formulare una valutazione: una proposizione che attribuisce una proprietà o una relazione a un soggetto, oppure un'opinione su persone, eventi o azioni. In contesto quotidiano si parla di formare, esprimere o basare un giudizio su ciò che si osserva.

Etimologicamente, giudizi deriva dal latino iudicium, connesso al verbo iudicare e al sostantivo iudex (giudice). Questa discendenza riflette l'idea di una decisione o di una determinazione basata sull'evidenza.

In filosofia e logica, giudizio designa un atto mentale che attribuisce un predicato a un soggetto e, come proposizione, può essere vero o falso. Nei contributi di Kant, si distinguono giudizi analitici e giudizi sintetici, nonché giudizi a priori e a posteriori, categorie utili per la teoria della conoscenza.

Nel diritto, il termine indica spesso una decisione emessa dall'autorità giudiziaria: un processo o una causa (giudizio civile, giudizio penale) e, al termine, una sentenza o un rigetto. In senso più generale, si può usare anche per riferirsi all'esito di una valutazione legale o amministrativa.

In ambiti sociali e morali si parla di giudizi di valore o di giudizi soggettivi, che riflettono orientamenti etici o gusti personali. Distinguere tra giudizi basati su prove e opinioni personali è una questione ricorrente in discussioni pubbliche e accademiche.