inadempienze

Inadempienze è un termine utilizzato nel diritto civile per indicare il mancato, ritardato o parziale adempimento delle obbligazioni assunte, sia nell’ambito di contratti sia nel contesto di obbligazioni che derivano da fonti extracontrattuali. L’obbligazione può riguardare la consegna di beni, l’esecuzione di una prestazione, o l’affidamento di servizi. L’inadempimento può essere totale (nessuna prestazione effettuata), parziale (solo una parte è soddisfatta) o differito/ritardato rispetto ai tempi previsti.

Le cause dell’inadempienza possono includere dimenticanza, negligenza, impossibilità sopravvenuta o eventi imprevedibili. L’imputabilità al debitore è un elemento importante, ma non sempre occorre che la parte sia in mora per far scattare i rimedi. Situazioni di forza maggiore o di impossibilità temporanea possono modificare o sospendere l’obbligo di adempiere, a seconda delle circostanze e delle clausole contrattuali.

I rimedi disponibili in caso di inadempienza includono l’esecuzione in forma specifica (quando possibile) e la risoluzione del contratto, cioè la cessazione degli effetti del patto. Inoltre, la parte lesa può chiedere il risarcimento dei danni, che includono danno emergente e lucro cessante, nonché gli interessi moratori per il ritardo nell’adempimento. Le clausole penali previste nel contratto possono anticipare o fissare l’ammontare dei danni in caso di inadempienza.

In diritto italiano l’inadempimento contrattuale è disciplinato principalmente dal codice civile e legato al principio della responsabilità contrattuale. Esistono distinzioni tra inadempimenti contrattuali ed extracontrattuali, e tra inadempimenti gravi o lievi, che influenzano la misura dei rimedi e la possibilità di risoluzione. La prescrizione dei diritti derivanti dall’inadempimento varia a seconda della natura dell’obbligazione e dei danni.