fratture

Le fratture sono interruzioni della continuità di un osso o di una struttura rigida. In medicina si riferiscono a rotture dell’osso provocate da trauma o da condizioni patologiche che lo indeboliscono; in ingegneria si parla invece della rottura di un materiale o di una struttura.

In medicina le fratture si classificano principalmente come chiuse (non esposte) o esposte (con ferita cutanea); complete o incomplete; displaced (con spostamento dei segmenti) o non displaced; possono essere singole o multiple. Sono presenti anche fratture da stress e fratture patologiche legate a malattie ossee.

Le cause includono traumi acuti, cadute e incidenti, ma anche condizioni che aumentano la fragilità ossea come osteoporosi o tumori ossei. Le fratture da stress derivano da carichi ripetuti su ossa sane, mentre le fratture patologiche si verificano in osso già malato.

La diagnosi si basa su sintomi come dolore intenso, gonfiore, deformità e perdita di funzione. La radiografia è lo strumento diagnostico primario; TAC o RM possono essere utili per definire dettagli anatomici e coinvolgimento di tessuti molli.

Il trattamento mira al riallineamento e alla stabilizzazione dell’osso. Può includere immobilizzazione (gesso o stecca), riduzione chiusa o aperta, e interventi chirurgici con fissazione interna o esterna. La riabilitazione e la gestione del dolore sono parte integrante del recupero.

Complicanze comuni includono ritardo o mancata consolidazione, malunione, pseudoartrosi e, nelle fratture esposte, infezioni o necrosi avascolare. La prevenzione si avvale di dieta adeguata, esercizio fisico, sicurezza nelle attività quotidiane e gestione delle condizioni che indeboliscono l’osso.