entomopatogeni

Gli entomopatogeni sono organismi patogeni in grado di infettare insetti e, spesso, di causarne la morte. Rientrano tra questi batteri, funghi, virus, nematodi e microsporidi. Per le loro proprietà, sono impiegati come agenti di controllo biologico in agricoltura e nella gestione della fauna nociva.

I batteri entomopatogeni includono Bacillus thuringiensis (Bt) e i suoi ceppi, che producono tossine Cry attive contro specifiche larve di Lepidoptera, Coleoptera e Diptera. Un esempio è B. thuringiensis var. israelensis (Bti), che mira zanzare. I funghi entomopatogeni, come Beauveria bassiana e Metarhizium anisopliae, infettano gli insetti mediante spore che penetrano il cuticolo; l’infezione provoca malattia e morte e può interessare una vasta gamma di ospiti.

I virus entomopatogeni, principalmente nucleopolyhedrovirus (NPV) e granulovirus, hanno specificità host e sono impiegati come biopesticidi mirati. I nematodi entomopatogeni del suolo, soprattutto Steinernema spp. e Heterorhabditis spp., collaborano con batteri simbionti per uccidere gli insetti bersaglio; sono utilizzati per controllare larve e insetti del suolo.

Questi patogeni sono strumenti chiave della gestione integrata dei parassiti (IPM), offrendo alternative all’uso di pesticidi chimici. In genere sono considerati sicuri per l’uomo e per molti vertebrati, ma possono avere effetti su insetti non bersaglio e richiedono condizioni ambientali favorevoli per l’efficacia. La loro registrazione e regolamentazione variano tra regioni e paesi.

Gli entomopatogeni offrono approcci di controllo biologico sostenibili e diversificati, complementari ad altre strategie di gestione dei parassiti.