discriminatore

Discriminatore è un termine che, in italiano, indica un componente, modello o metodo in grado di distinguere tra due o più classi o stati. Può riferirsi sia a dispositivi fisici che a concetti teorici, e la sua rilevanza varia a seconda del contesto.

In ambito dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico, il discriminatore è la parte di una rete generativa avversaria (GAN) che valuta se una osservazione è reale o generata. Tipicamente è un classificatore binario che assegna una probabilità all'input di appartenere al dominio dei dati reali. Durante l'addestramento, il discriminatore e il generatore vengono aggiornati alternativamente, in un gioco a somma positiva. Le architetture e le funzioni di perdita variano, ad esempio usando la cross-entropy o varianti che mirano a stabilizzare l'apprendimento.

Nel riconoscimento di modelli e nella statistica, una funzione discriminante assegna a un campione uno score che permette di classificarlo. Tecniche come l'analisi discriminante lineare (LDA) o quadratica (QDA) cercano di proiettare i dati in uno spazio in cui le classi sono massimamente separate, facilitando la decisione di assegnazione. Esistono anche discriminanti non lineari e metodi basati su distanza o probabilità a priori.

Nel campo dell'elettronica e delle telecomunicazioni, un discriminatore è un circuito o dispositivo che converte differenze tra segnali (ad esempio frequenza, fase o ampiezza) in una variazione di livello continuo, tipicamente una tensione. Esempi comuni includono il discriminatore di frequenza utilizzato nei demodulatori FM e i circuiti di clock recovery.