dellannullamento

Dell’annullamento, o dell’annullamento di atti, è un termine giuridico che indica l’atto con cui si rende privo di validità un atto, un contratto, una decisione o un matrimonio, oppure si decreta la sua cessazione di effetti. La nozione è utilizzata in diversi rami del diritto e le regole concrete variano a seconda della giurisdizione e della materia.

Nel diritto civile, l’annullamento può riferirsi alla dichiarazione che un atto o un contratto è invalido o inefficace a causa di vizi del consenso, dell’incapacità o di altre condizioni formative. In alcune situazioni l’annullamento riguarda atti che restano legittimi salvo l’esercizio di un rimedio; in altre si tratta di una nullità assoluta o relativa che riporta le parti nella situazione precedente, con eventuali restituzioni.

Nel diritto amministrativo, gli atti dell’amministrazione possono essere annullati se illegittimi o viziati da eccesso di potere. L’annullamento può essere disposto dall’organo che ha emesso l’atto o da un giudice amministrativo e, a seconda dei casi, può essere seguito da nuove determinazioni o dalla riammissione dell’atto nello stato precedente.

Nella Chiesa cattolica, l’annullamento matrimoniale è comunemente denominato nullità matrimoniale: è la dichiarazione che un matrimonio non è mai stato valido per difetti di consenso, di forma o di impedimenti. La procedura è ecclesiastica e l’effetto è considerare l’unione come non esistita dal punto di vista sacramentale.

Note terminologiche: in molte giurisdizioni esiste una distinzione tra annullabilità (annullabile) e nullità; l’annullamento può essere richiesto entro termini stabiliti, a differenza della nullità che tende a essere immediatamente efficace.