buonsenso

Buonsenso è un termine della lingua italiana che indica la capacità di giudicare e agire con senso pratico in situazioni quotidiane. Si riferisce a una forma di saggezza pratica derivata dall’esperienza, dalla conoscenza delle conseguenze delle azioni e dalla consapevolezza delle limitazioni umane. Nella cultura italiana, il buonsenso viene spesso presentato come criterio affidabile per decisioni di routine e per distinguere soluzioni pragmatiche da quelle puramente teoriche.

Etimologicamente composto da buono e senso, il concetto è attestato nell’italiano fin dall’età medievale e continua a essere usato nel Rinascimento e nei secoli successivi. A volte è preferito al termine straniero “buon senso” o “common sense” per sottolineare una prospettiva radicata nel tessuto pratico della vita quotidiana; in altri contesti si distingue dal senso comune tradizionale, pur conservando una componente di prudenza e moderazione.

Nel linguaggio pubblico e nei discorsi morali, il buonsenso è spesso invocato come criterio orientatore per politiche semplici ed efficaci, o come contrappeso a eccessi ideologici. Alcuni critici lo associano a una retorica che privilegia soluzioni immediate a scapito della riflessione teorica, mentre altri sostengono che rappresenti una guida utile per l’azione quotidiana.

Voci correlate includono senso comune, prudenza e saggezza pratica.