alloscuramento

Alloscuramento è un termine poco diffuso in italiano, impiegato in alcuni contesti specialistici per indicare un oscuramento temporaneo provocato dall’interposizione di un altro corpo o elemento tra l’osservatore e l’oggetto osservato. In gran parte della letteratura scientifica, il fenomeno è normalmente designato con occultazione o, in determinati casi, con oscuramento; alloscuramento può apparire come sinonimo meno comune o come variante lessicale in opere storiche o teoretiche.

Etimologia e ambito terminologico. Il termine sembra derivare dal prefisso greco allos- (significando “altro”) combinato con una forma italiana di scuramento, dal verbo scurare che significa rendere scuro. Per questo motivo si ritrova soprattutto in testi specialistici o in trattazioni che esaminano in modo teorico la relazione tra oggetti interposti e la visibilità di un possibile osservatore. Nonostante la presenza sporadica, non è entrato nella terminologia standard della maggior parte delle discipline coinvolte.

Ambiti di impiego. In astronomia, alloscuramento appare in alcuni scritti come sinonimo non comune di occultazione, fenomeno in cui un corpo celeste passa davanti a un altro, oscurandone temporaneamente la luminosità. In ottica e fotografia può riferirsi a forme di oscuramento selettivo causato da maschere o interposizioni. In linguistica o metaforicamente può essere impiegato in senso figurato per descrivere un’ombra o una riduzione di chiarezza concettuale. Per chiarezza terminologica, però, occorre privilegiare occultazione o oscuramento a seconda del contesto.

Note finali. L’uso di alloscuramento è estremamente limitato e non sostituisce i termini standard in disciplina comuni; è consigliabile verificare la fonte e preferire occultazione per la descrizione di fenomeni astronomici o ottici.