acetilcisteina

Acetilcisteina, nota anche come N-acetilcisteina (NAC), è un farmaco mucolitico e un precursore intracellulare della glutatione, un potente antiossidante. È un derivato dell’amminoacido cisteina con funzione acetilata, che ne facilita l’assorbimento e l’azione. L’effetto mucolitico deriva dalla capacità di ridurre i legami disolfuro nelle mucoproteine, diminuendo la viscosità del muco e favorendo l’eliminazione delle secrezioni; contemporaneamente, una volta dentro le cellule, l’NAC si deacetila a cisteina, contribuendo a ripristinare i livelli di glutatione.

Impieghi principali includono l’uso come mucolitico nelle patologie respiratorie caratterizzate da secrezioni viscose, come bronchite cronica, malattie bronchiectasiche e, talvolta, fibrosi cistica, per facilitare la clearance delle secrezioni. In emergenza medica, l’acetilcisteina è anche utilizzata come antidoto nell’overdose di paracetamolo (acetaminofene), somministrata per via endovenosa o orale entro tempi specifici per ripristinare le riserve di glutatione e prevenire danni epatici.

Somministrazione e sicurezza: può essere somministrata per via orale, endovenosa o per aerosol inalatorio. L’odore sgradevole e il gusto particolari dell’uso orale possono limitare l’aderenza. Effetti indesiderati comuni includono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito) e rash; in rare occasioni, specie con somministrazione endovenosa, si possono verificare reazioni anafilattoidi. È fondamentale evitare l’uso in soggetti con ipersensibilità nota e usare cautela in individui asmatici durante l’inalazione.

Contesto regolatorio: l’acetilcisteina è disponibile in formulazioni diverse a livello globale e, in molte linee guida, è indicata sia come mucolitico che come antidoto per l’overdose di paracetamolo, con dosaggi e regimi specifici.