Intracervicale

Intracervicale è un termine medico che indica ciò che si riferisce all’interno della cervice uterina o del canale endocervicale. La cervice, o collo dell’utero, è la parte inferiore dell’utero che si apre nella vagina. Il canale endocervicale è il passaggio interno che collega l’utero alla vagina, ed è delimitato dall’osso interno (internal os) e dall’osso esterno (external os). L’uso di intracervicale si riferisce quindi a procedure, trattamenti o campionamenti che avvengono all’interno di questa sede anatomica.

Nell’ambito ostetrico-ginecologico, l’approccio intracervicale è comune per scopi terapeutici e diagnostici. Per la riduzione del collo uterino o per favorire l’induzione del travaglio, possono essere impiegate formulazioni di prostaglandina somministrate intracervicalmente, ad esempio come gel o inserto, per ammorbidire e dilatare il collo. In ambito diagnostico, la manipolazione intracervicale comprende il campionamento endocervicale e la biopsia intracervicale o durante la colposcopia per valutare anomalie cellulari o lesioni della trasformazione epiteliale.

Tecnica e sicurezza sono fondamentali: gli interventi intracervicali sono eseguiti da professionisti sanitari qualificati, in condizioni asettiche, con indicazioni precise e monitoraggio appropriato. I rischi potenziali includono sanguinamento, infezione o, in rari casi, perforazione, da gestire con protocolli clinici standard.

Nel linguaggio medico, intracervicale si riferisce quindi sia alle funzioni fisiologiche del canale cervicale sia alle procedure che hanno luogo in questa regione dell’apparato riproduttivo femminile. Voci correlate: dilatazione cervicale, induzione del travaglio, biopsia endocervicale, colposcopia.