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asettiche

Asettiche è il termine utilizzato in italiano per riferirsi a pratiche, condizioni e misure tese a mantenere l’assenza di microrganismi patogeni o contaminanti in ambienti, procedure e prodotti. Il concetto è strettamente legato all’idea di asepsi ed è impiegato in medicina, chirurgia, microbiologia e nelle industrie alimentare e farmaceutica. Le finalità principali sono prevenire infezioni, contaminazioni e alterazioni dei campioni.

Contesti di applicazione includono la chirurgia e altre procedure invasive, dove si lavora su un campo sterile;

Principi chiave sono l’igiene personale, la pulizia e disinfezione delle superfici, la sterilizzazione degli strumenti, l’uso

Tecniche principali includono la sterilizzazione di strumenti (autoclave, sterilizzazione a gas o con raggi), la disinfezione

Storia: lo sviluppo dell’approccio asettico è legato al XIX secolo e alle innovazioni di Louis Pasteur e,

Nota terminologica: asepsi descrive l’insieme delle pratiche che impediscono l’introduzione di microrganismi, mentre l’antisepsi si riferisce

i
laboratori,
dove
si
mira
a
mantenere
la
sterilità
di
strumenti
e
campioni;
e
l’industria
alimentare
e
farmaceutica,
dove
la
sicurezza
e
l’integrità
dei
processi
produttivi
dipendono
da
condizioni
asettiche.
di
guanti
e
dispositivi
di
protezione,
il
confezionamento
sterile,
nonché
il
controllo
dell’aria
e
dei
materiali
e
la
definizione
di
un
campo
sterile
da
mantenere
durante
le
operazioni.
efficace
di
superfici
e
strumenti,
il
confezionamento
sterile
di
materiali
e
kit,
e
il
monitoraggio
microbiologico
e
gli
audit
di
conformità.
in
campo
medico,
di
Joseph
Lister,
che
introdussero
pratiche
per
ridurre
la
contaminazione
durante
interventi
e
manipolazioni.
alla
riduzione
di
microrganismi
su
tessuti
o
superfici
viventi
tramite
antisettici.