Fotoperiodi

Fotoperiodi si riferiscono alla lunghezza del periodo di luce all'interno di un ciclo giorno-notte di circa 24 ore. Rappresentano segnali ambientali importanti che in molte specie regolano funzioni fisiologiche e comportamentali, tra cui fioritura, riproduzione, dormienza, migrazione e attività quotidiana.

Meccanismo: nelle piante, i fotorecettori come fitochrome e criptocromo rilevano la luce e misurano la lunghezza della notte, modulando l'espressione di geni legati alla fioritura e allo sviluppo. Negli animali, la luce percepita dall'occhio regola la secrezione di melatonina dalla ghiandola pineale e sincronizza l'orologio biologico, influenzando la riproduzione e i comportamenti stagionali.

Tipi di risposta fotoperiodica: le specie possono trovare una soglia chiamata notte critica. Le piante a giorno lungo fioriscono quando la lunghezza del giorno supera una soglia, le piante a giorno corto fioriscono quando la notte è sufficientemente lunga, e le piante neutre al fotoperiodo fioriscono indipendentemente dalla lunghezza del giorno.

Esempi tipici includono piante da giorno lungo che fioriscono con giornate più lunghe, piante da giorno corto che fioriscono con notti lunghe e piante neutre al fotoperiodo come il pomodoro; l’illuminazione artificiale può essere impiegata in serra per gestire tali risposte.

Implicazioni pratiche: in agricoltura e orticoltura, la conoscenza dei fotoperiodi consente di pianificare la fioritura, la riproduzione e la maturazione dei raccolti, anche tramite illuminazione artificiale. Nelle specie selvatiche, le variazioni di fotoperiodo influenzano migrazione, comportamento riproduttivo e dinamiche di popolazione, con rilevanti considerazioni di gestione e conservazione.