Disciogliere

Disciogliere è un verbo italiano che indica l’azione di separare una sostanza solida da un solvente, di solito liquido, fino a ottenere una soluzione omogenea. Può also riferirsi, per estensione, a scindere o liberare componenti all’interno di un miscuglio, e in senso figurato a eliminare o ridurre barriere, dubbi o tensioni.

Etimologia e campo di impiego: il termine deriva dal latino dissolvere, con prefisso dis- e solvere, nel senso di spezzare o scomporre. Rispetto a sciogliere, disciogliere è più formale o tecnico e si usa spesso in contesti scientifici, chimici o descrittivi, nonché in campo letterario o accademico.

Uso e sfumature: in chimica o cucina si dice ad esempio lo zucchero si discioglie in acqua calda o in tè. La forma riflessiva si usa quando la sostanza si scioglie da sola: la miscela si discioglie. In senso figurato si può dire disciogliere dubbi, tensioni o timori, cioè eliminarli o attenuarli.

Coniugazione: disciogliere è verbo irregolare. Presento: io disciolgo, tu disciogli, lui discioglie, noi disciogliamo, voi disciogliete, loro disciolgono. Participio passato: disciolto; gerundio: disciogliendo. Altre forme verbali includono: io disciolsi, tu disciolesti, lui disciolse, noi disciogliemmo, voi discioglieste, loro disciolsero (passato remoto).

Note: nella lingua comune, spesso si preferisce sciogliere per usi quotidiani; disciogliere resta però preferibile in contesti precisi o tecnici.