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traslazioni

Le traslazioni sono moti geometrici che spostano ogni punto di una figura o di uno spazio della stessa distanza in una direzione fissa. In due dimensioni, una traslazione è definita da un vettore di traslazione t = (a, b): per ogni punto p = (x, y) si ottiene T_t(p) = p + t = (x + a, y + b). In tre dimensioni, p = (x, y, z) viene portato a p + t = (x + a, y + b, z + c).

Proprietà: le traslazioni conservano le distanze tra punti e gli angoli, quindi una figura rimane congrua a

Composizione e inverso: la composizione di due traslazioni T_u e T_v è una traslazione T_{u+v}, e l’inverso

Rappresentazione: le traslazioni non sono trasformazioni lineari (non mantengono l’origine), ma possono essere incluse tra le

Applicazioni: grafica computerizzata, modellazione geometrica, robotica, simulazioni e mappature, dove è comune spostare oggetti senza alterarne

se
stessa.
Le
linee
parallele
restano
parallele
e
non
avviene
alcuna
rotazione
o
riflessione;
l’orientamento
della
figura
è
preservato.
Ogni
traslazione
è
un
moto
rigido,
che
sposta
la
figura
senza
deformarla.
di
una
traslazione
T_v
è
T_{-v}.
L’insieme
delle
traslazioni
in
uno
spazio
euclideo
costituisce
un
gruppo
isomorfo
al
gruppo
additivo
dello
spazio
vettoriale
corrispondente
(R^2
o
R^3).
trasformazioni
affini
o
rappresentate
tramite
coordinate
omogenee
tramite
matrici
appropriate
(es.
3x3
per
2D,
4x4
per
3D).
forma
o
dimensione.