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subfunzionalizzazione

La subfunzionalizzazione è un processo evolutivo in cui, dopo la duplicazione di un gene, le due copie (paralogi) condividono le funzioni dell'originale. In genere una copia non acquista subito una funzione nuova; piuttosto le funzioni originarie si diversificano tra le copie a causa di mutazioni che limitano differenti sottoinsiemi di attività. Così entrambe le copie possono essere mantenute perché necessarie per ricoprire l'intero spettro funzionale dell'antenato.

Il modello più noto è Duplication-Degeneration-Complementation (DDC). Dopo la duplicazione, ciascuna copia può perdere parti diverse

Conseguenze: possibile specializzazione in tessuti o stati di sviluppo differenti, o pattern di espressione divergenti tra

Si distingue dalla neofunzionalizzazione (acquisizione di una funzione nuova) e dalla conservazione per dosaggio (necessità quantitativa

della
funzionalità
iniziale,
sia
nelle
sequenze
codificanti
sia
nelle
regolazioni.
Le
perdite
sono
complementari:
una
copia
perde
alcune
funzioni,
l'altra
altre;
insieme
conservano
la
funzione
ancestrale
e
favoriscono
la
retention
di
entrambe
le
copie.
paralogi.
L'evidenza
genomica
mostra
che
molti
duplicati
presentano
espressione
complementare.
Tuttavia
la
subfunzionalizzazione
non
è
universale:
possono
prevalere
la
conservazione
per
dosaggio,
la
neofunzionalizzazione
o
la
perdita
di
geni.
delle
due
copie).
Il
fenomeno
è
rilevante
per
comprendere
la
conservazione
dei
geni
duplicati
e
l'evoluzione
della
complessità
genomica.