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sovradosaggio

Il sovradosaggio è l’assunzione o esposizione a una quantità di una sostanza superiore a quella tollerata o raccomandata, con potenziale danno per l’organismo. Può riguardare farmaci, alcol, droghe, esposizioni chimiche o pesticidi. Può essere acuto (un’unica dose elevata) o cronico (assunzioni ripetute nel tempo) e può essere intenzionale (tentativo di suicidio) o accidentale, soprattutto nei bambini.

Le forme principali includono il sovradosaggio farmacologico, causato da dosi eccessive di farmaci prescritti o da

I sintomi dipendono dalla sostanza: alterazione dello stato di coscienza, sonnolenza o coma (in caso di oppiacei

La diagnosi si basa su valutazione clinica immediata, racconto dell’evento, esami di laboratorio e test tossicologici

La prevenzione include uso corretto dei farmaci, conservazione sicura, lettura delle etichette, evitare combinazioni pericolose e

banco,
e
il
sovradosaggio
tossico,
derivante
da
sostanze
non
destinate
all’uso
medico
o
da
abuso.
I
fattori
di
rischio
includono
età
pediatrica
o
geriatrica,
polifarmacia,
interazioni
tra
farmaci,
malattie
epatiche
o
renali,
uso
improprio
o
intenzioni
autolesive.
o
sedativi),
problemi
respiratori,
confusione,
convulsioni,
vomito,
dolore
addominale,
ittero
nel
caso
di
paracetamolo,
squilibri
elettrolitici.
Può
verificarsi
anche
ipotensione,
bradicardia
o
tachicardia.
mirati.
La
gestione
è
di
emergenza:
stabilizzazione
delle
vie
aeree,
respirazione
e
circolo,
monitoraggio
e
trattamento
intensivistico
se
necessario.
Alcuni
trattamenti
specifici
esistono
per
determinate
sostanze:
naloxone
per
overdose
di
oppiacei,
N-acetilcisteina
per
paracetamolo,
antidoti
o
misure
di
supporto
a
seconda
della
sostanza.
consultare
il
medico
per
situazioni
complesse.
In
caso
di
sospetto
sovradosaggio,
contattare
immediatamente
i
servizi
di
emergenza.